Quale riforma vogliamo per la giustizia minorile?

Evento formativo F.P.C.
Organizzatore:
– Scuola Superiore della Magistratura
– Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia
– Unione Nazionale Camere Minorili
– Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie

Luogo dell’evento: Genova – Via XII Ottobre, 3 – Centro Cultura Formazione e Attività Forensi
Data: 6 aprile 2016
Materia: Persona e Famiglia
Crediti materie ordinarie: 4
Durata: 03:07:32

Relatori:
– Dott. Adriano Sansa
– Dott. Chiara Volpato
– Avv. Alessandro Vaccaro
– Dott. Maria Teresa Bonavia
– Dott. Francesco Mazza Galanti
– Dott. Francesco Cozzi
– Avv. Paola Lovati
– Avv. Alberto Figone
– Dott. Cristina Maggia
– Dott. Laura Roccati
– Dott. Lisa Cacia

Argomenti:

Il 9 marzo 2016 la Camera dei Deputati ha approvato un testo di legge delega al Governo n. 2953, concernente fra l’altro la riforma della giustizia minorile, prevedendo la soppressione dei Tribunali per i Minorenni e dei relativi uffici di Procura.
I primi saranno sostituiti con Sezioni Specializzate dei Tribunali Ordinari con sede presso i Tribu-nali capoluogo dei Distretti di Corte d’Appello e le seconde con la creazione di Gruppi specializ-zati facenti capo alle Procure della Repubblica ordinarie del medesimo capoluogo.

Pur consapevoli della necessità di una riforma che riorganizzi davvero un sistema complesso e assai articolato, ci rendiamo conto che il testo deliberato è ancora ben lungi dal costituire un pro-gresso rispetto alla necessità di rendere efficace a vari livelli la tutela delle persone di minore età.
La auspicata razionalizzazione e il superamento della frammentazione, definiti come obiettivi rag-giunti con il testo approvato, sembrano esistere solo sulla carta.
Le proposte concrete di creazione di un Tribunale Unico e autonomo per i minorenni, le persone e le famiglie, con relativo autonomo Ufficio di Procura, che avrebbero potuto soddisfare una volta per tutte le esigenze di specializzazione, prossimità e la particolare attenzione richiesta dalla ma-teria minorile, non hanno trovato ascolto.
Le vicende che attengono ai minori, futuro della nostra società, non possono essere trattate alla stregua di comuni affari civili o penali.
Proprio per l’importanza che rivestono nella vita di persone minorenni, e pertanto maggiormente bisognose di tutela, devono essere trattate con adeguate risorse e tempi dedicati ad un vero ascolto.
I ragazzi di oggi saranno gli adulti di domani.
Hanno diritto a canali privilegiati, ad ambienti consoni e non traumatizzanti, a personale dotato della necessaria competenza multidisciplinare.
La materia minorile non si risolve in una somma di dati numerici, ma risente della qualità del lavoro svolto con i tempi necessari finalizzati a raggiungere la positiva evoluzione del minore.
Solo se trattato nel modo adeguato, sia nel settore civile che in quello penale, con tempi e prepa-razione congrui, il minore diventerà un adulto armonioso in grado di non diventare un peso per la collettività, nonostante possibili partenze faticose.

Poiché a breve è prevista in Senato l’ulteriore trattazione della riforma, occorre che la società civile sia messa in grado di conoscerne il contenuto e di valutarne le motivazioni, dal momento che può interessare non solo gli addetti ai lavori ma tutte le famiglie e ovviamente gli operatori che lavo-rano nel campo del loro sostegno e supporto.

aul@net: corsi e-Learning di aggiornamento F.P.C., realizzati e accreditati dall’Ordine degli Avvocati di Genova
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