De Cristofaro, Carlo
(2016)
Frediano Frediani tra classicismo e modernità.
[Tesi di dottorato]
Testo
de_cristofaro_carlo_28.pdf
Visibile a [TBR] Amministratori dell’archivio fino a 14 Novembre 2017.
Abstract
Obiettivo del seguente studio è l’analisi, basata su ricerche di archivio e bibliografiche, delle opere di Frediano Frediani (1897-1978), architetto toscano nato a Forte dei Marmi, ma napoletano d’adozione, in quanto trasferitosi nel capoluogo campano nel novembre del 1922. Esistono una serie di lacune, di carattere storiografico, sul personaggio, menzionato in più testi, per lo più in relazione alle stazioni della Cumana e al rilievo dell’acquedotto di Venafro, ma mai trattato in maniera organica e con carattere monografico. L’analisi delle opere non ha potuto prescindere da un inquadramento della formazione del Nostro, avvenuta tra teoria e prassi così come del contesto storico e progettuale delle città in cui ha operato (Napoli e Benevento in particolare). Il titolo proposto per la tesi di dottorato “Frediano Frediani tra classicismo e modernità” vuole evidenziare come nel nostro autore lo sguardo al classico costituisse un elemento imprescindibile per la progettazione delle sue opere. Da tale disamina ne emerge una figura poliedrica, che prediligeva forme pure e la luce per designare gli spazi, per la quale la succitata propensione alla classicità si evince anche dagli interventi grafici, che ci consentono di coglierne le fini qualità d’artista e di grafico ante-litteram. Tali casi sono stati letti e interpretati come fusione tra arte e architettura.
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