4 Cose Che L’Università Non Insegna

L’università è un ambiente fantastico per molti aspetti: rappresenta infatti un’opportunità per affinare le proprie abilità accademiche, essere coinvolti in attività extrascolastiche e crescere come persona. Eppure, ci sono alcune cose che anche dei luoghi prestigiosi e formativi come gli atenei non possono insegnare, riguardanti soprattutto la vita post laurea.

1. Preparare il Laureato Al Mondo del Lavoro

Le università di oggi non possono essere considerate i luoghi migliori per preparare gli studenti al lavoro vero e proprio. Il mondo (lavorativo) reale è tutt’altra cosa. Una recente indagine condotta nel Regno Unito ha sottolineato come “le scuole e le università devono attuare necessariamente delle riforme per allontanarsi dall’insegnamento di competenze puramente funzionali che sono ormai obsolete già quando vengono apprese e concentrarsi invece sulle reali esperienze di apprendimento“. Questo significa fare tirocini e stage mentre ancora si sta frequentando l’università. I libri non insegnano un mestiere, ma vi danno la base per affrontarlo nel migliore dei modi. Solo la pratica e l’esperienza possono insegnare a svolgere una determinata professione.

2. Abilità Basilari

Anche se avete un buon voto in fisica e sapete cos’è la legge della relatività, credete di essere capaci ad insegnare a qualcun altro le basi della materia in dieci minuti (magari di fronte a una cinquantina di persone) senza farli sentire degli stupidi?! Le abilità basilari di un lavoratore moderno, ovvero la capacità di analisi, il problem solving, il lavoro di squadra, l’intelligenza emotiva e le capacità organizzative, sono oggi qualità molto richieste dai datori di lavoro. Queste abilità sono essenziali in ogni ambiente lavorativo, anche quelli più tecnici.

3. Realismo

Cerchiamo di fare un quadro degli studenti di oggi. Idealisti? Molto. Ambiziosi? Forse. Realisti? Non così tanto! Un recente sondaggio ha rivelato che il 93% degli studenti universitari nel Regno Unito e in Irlanda vuole fare un lavoro che “faccia la differenza” nel mondo! Questo studio ci suggerisce che, nella migliore delle ipotesi, gli studenti di oggi sono troppo ottimisti. Nella peggiore….decisamente ingenui! Allo stesso modo, il 72% di loro ha espresso il desiderio di poter guadagnare uno stipendio alto. La realtà è ben diversa, purtroppo. Lo stipendio medio annuo di un neoassunto laureato nel Regno Unito è di circa 20.000 sterline (poco più di € 23.000). In Italia, anche meno! Il lavoro nel mondo reale è ripetitivo, noioso e spesso mal pagato. Con questo non voglio dire che non bisogna essere ambiziosi e pensare in grande. Anzi, dovreste. Ma bisogna essere realisti e imparare a gestire le vostre aspettative. Qualità che nessuna università potrà mai insegnarvi.

4. Maturità

Il periodo universitario è un grande momento di crescita autonoma, soprattutto per chi è fuori sede e quindi lontano dalla propria famiglia. Ma ciò significa anche un’assunzione di responsabilità, di diritti e doveri da parte dello studente. In questa fase della vita è facile perdersi per strada. Ma il periodo post universitario potrebbe rappresentare un momento difficile un po’ per tutti. E l’università, purtroppo, non può farvi maturare come persone. Siete voi stessi padroni del vostro destino e di ciò che diventerete una volta terminati gli studi. Bisogna però essere sempre ottimisti e pensare che il meglio deve ancora venire.

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